Discussione sulla gestione della raccolta delle quote per l'insegnamento della musica anno 2014-2015
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Come preferiresti fossero coperte le quote mancanti per il corso di musica? (Leggi il post sottostante prima di rispondere)
Discussione sulla gestione della raccolta delle quote per l'insegnamento della musica anno 2014-2015
Come anticipato ieri sera, 6 novembre 2014, durante la prima riunione del Coordinamento, l'insegnante referente per l'attività in oggetto, Maria Bisanti della Marconi, avrebbe bisogno di sapere da noi come gestire la raccolta di tali quote.
Fino ad oggi, infatti, non c'è stata uniformità in questa attività, per cui in alcuni plessi la quota veniva maggiorata rispetto alla richiesta per creare un piccolo fondo di solidarietà da utilizzare per coprire le quote mancanti delle famiglie con problemi economici, mentre in altri tali quote sono state coperte utilizzando il fondo di solidarietà del plesso (per capirci, quello creato attraverso gli autofinanziamenti derivanti da mercatini e vendite varie).
Vi propongo un sondaggio per capire meglio le vostre posizioni.
Lo trovate qui sopra.
Votate, grazie.
Fino ad oggi, infatti, non c'è stata uniformità in questa attività, per cui in alcuni plessi la quota veniva maggiorata rispetto alla richiesta per creare un piccolo fondo di solidarietà da utilizzare per coprire le quote mancanti delle famiglie con problemi economici, mentre in altri tali quote sono state coperte utilizzando il fondo di solidarietà del plesso (per capirci, quello creato attraverso gli autofinanziamenti derivanti da mercatini e vendite varie).
Vi propongo un sondaggio per capire meglio le vostre posizioni.
Lo trovate qui sopra.
Votate, grazie.
Re: Discussione sulla gestione della raccolta delle quote per l'insegnamento della musica anno 2014-2015
Oggi 11 novembre 2014 ho incontrato la maestra Bisanti per avere qualche spiegazione in più rispetto alla questione in oggetto. Vi propongo, quindi, un breve sunto di quanto mi è stato detto.
Tutti gli anni si procede con l'emanazione di un bando per la ricerca di un'offerta per l'insegnamento della musica nelle scuole del nostro circolo. Contemporaneamente si chiede alle famiglie, durante i consigli di classe, se sono d'accordo o meno ad aderire alla proposta.
In base alle adesioni (si contano, ovviamente, tutti i bambini delle classi che aderiscono) allo scadere del bando, deciso chi è l'aggiudicatario, si divide l'importo richiesto per il totale delgi alunni che usufruiranno del servizio.
A questo punto la cifra (che si attesta sempre poco sopra i 20 euro a bambino) viene arrotondata per creare un piccolo fondo di solidarietà che andrà a coprire le quote non versate dalle famiglie in difficoltà economica all'atto della raccolta dei soldi. Notare che è molto difficile sapere in anticipo chi non verserà la quota, per cui è difficile fare delle previsioni. In ogni caso, azzardando una stima si può prevedere un fabbisogno di circa 700 - 800 € per coprire le quote mancanti per quest'anno.
Facendo un calcolo sulla cifra dello scorso anno, applicando tale metodo, si passerebbe da una quota di 20,68 € ad una di 21,50 € per creare un fondo di poco più di 500 €. Somma che non basterà a coprire tutte le quote mancanti ma che permetterà di non svuotare del tutto la maggior parte dei fondi di solidarietà dei singoli plessi. Inoltre la solidarietà diventa di circolo e non del singolo plesso e permette due vantaggi: il primo è quello di essere in linea con un principio di unitarietà (il circolo tutto si fa carico dei più deboli), il secondo è quello di non rischiare che alcuni plessi debbano impegnare buona parte del proprio fondo di solidarietà (faticosamente raggranellato con vendite varie tra mille difficoltà) per un solo progetto. Non bisogna dimenticarsi del fatto che vi sono alcuni plessi in cui la percentuale di quote non versate è maggiore e sono proprio quei plessi che hanno maggiore difficoltà, magari, a raccogliere fondi.
Alla luce di ciò, e non mi curo del fatto che qualcuno mi taccerà di faziosità, io sono d'accordo a mantenere la metodologia seguita fino ad ora ma, ovviamente, ad una condizione: che sia reso noto a tutti (famiglie e docenti) che per questi casi esiste un fondo ad hoc a cui attingere. Quando e se questo si esaurirà, si useranno i fondi di plesso (magari dividendo le quote mancanti proporzionalmente).
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo ma ritenetevi liberi di chiedere delucidazioni e fare osservazioni in merito.
Tutti gli anni si procede con l'emanazione di un bando per la ricerca di un'offerta per l'insegnamento della musica nelle scuole del nostro circolo. Contemporaneamente si chiede alle famiglie, durante i consigli di classe, se sono d'accordo o meno ad aderire alla proposta.
In base alle adesioni (si contano, ovviamente, tutti i bambini delle classi che aderiscono) allo scadere del bando, deciso chi è l'aggiudicatario, si divide l'importo richiesto per il totale delgi alunni che usufruiranno del servizio.
A questo punto la cifra (che si attesta sempre poco sopra i 20 euro a bambino) viene arrotondata per creare un piccolo fondo di solidarietà che andrà a coprire le quote non versate dalle famiglie in difficoltà economica all'atto della raccolta dei soldi. Notare che è molto difficile sapere in anticipo chi non verserà la quota, per cui è difficile fare delle previsioni. In ogni caso, azzardando una stima si può prevedere un fabbisogno di circa 700 - 800 € per coprire le quote mancanti per quest'anno.
Facendo un calcolo sulla cifra dello scorso anno, applicando tale metodo, si passerebbe da una quota di 20,68 € ad una di 21,50 € per creare un fondo di poco più di 500 €. Somma che non basterà a coprire tutte le quote mancanti ma che permetterà di non svuotare del tutto la maggior parte dei fondi di solidarietà dei singoli plessi. Inoltre la solidarietà diventa di circolo e non del singolo plesso e permette due vantaggi: il primo è quello di essere in linea con un principio di unitarietà (il circolo tutto si fa carico dei più deboli), il secondo è quello di non rischiare che alcuni plessi debbano impegnare buona parte del proprio fondo di solidarietà (faticosamente raggranellato con vendite varie tra mille difficoltà) per un solo progetto. Non bisogna dimenticarsi del fatto che vi sono alcuni plessi in cui la percentuale di quote non versate è maggiore e sono proprio quei plessi che hanno maggiore difficoltà, magari, a raccogliere fondi.
Alla luce di ciò, e non mi curo del fatto che qualcuno mi taccerà di faziosità, io sono d'accordo a mantenere la metodologia seguita fino ad ora ma, ovviamente, ad una condizione: che sia reso noto a tutti (famiglie e docenti) che per questi casi esiste un fondo ad hoc a cui attingere. Quando e se questo si esaurirà, si useranno i fondi di plesso (magari dividendo le quote mancanti proporzionalmente).
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo ma ritenetevi liberi di chiedere delucidazioni e fare osservazioni in merito.
Marco Bella- Messaggi : 37
Data di iscrizione : 29.10.14
Re: Discussione sulla gestione della raccolta delle quote per l'insegnamento della musica anno 2014-2015
Ora mi pare tutto molto più chiaro!
Grazie!
Penso anche io che sia la cosa migliore mantenere questa metodologia che mi pare sia stata già pensata in origine con un criterio sensato...
Franca
Grazie!
Penso anche io che sia la cosa migliore mantenere questa metodologia che mi pare sia stata già pensata in origine con un criterio sensato...
Franca
Franca Garolini- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 08.11.14
Re: Discussione sulla gestione della raccolta delle quote per l'insegnamento della musica anno 2014-2015
Giusto una info utile.
Se avete votato per una scelta ma adesso, data la spiegazione, magari volete cambiare voto ,potete farlo.
Basta cliccare su "Annullare la mia votazione" e poi votare di nuovo.
Se avete votato per una scelta ma adesso, data la spiegazione, magari volete cambiare voto ,potete farlo.
Basta cliccare su "Annullare la mia votazione" e poi votare di nuovo.
Re: Discussione sulla gestione della raccolta delle quote per l'insegnamento della musica anno 2014-2015
Nulla in contrario a creare un fondo ad hoc per la singola attività. Il mio dubbio è solo sulla gestione di un ulteriore fondo, non si rischia da fare confusione con tutti questi fondi?
elena salvagno- Messaggi : 3
Data di iscrizione : 07.11.14
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