Bozza di regolamento per la raccolta fondi

Buongiorno.

Seguendo il link

https://docs.google.com/document/d/1isedH3M09-iuSBaax2ULqmCAUBX5Z7qjjECBwf6hQ6s/edit?usp=sharing

potrete leggere e commentare una bozza relativa al regolamento in oggetto.
L'ho buttata giù molto velocemente per cui vi chiedo di intervenire e proporre modifiche.

Grazie a tutti!

Mi è venuto un pensiero.
Leggendo la bozza del regolamento, mi chiedevo se non dovesse esserci un parte dedicata alle modalità di accesso ai fondi: cioè quale deve essere l'iter che l'eventuale famiglia che necessita di un sostegno deve seguire per avere alla fine la copertura di cui necessita. Provo a spiegare meglio il mio dubbio: quale deve essere il percorso da seguire dalla richiesta di copertura all'erogazione? Quali sono i vari passaggi? E' necessario che anche questo sia regolamentato? Aiuto, spero di essermi spiegata. Magari, per inesperienza, sto dicendo una cosa che non c'entra nulla con la finalità del documento stesso...

In realtà ritengo che sia una domanda molto pertinente.
Il rapporto di riservatezza che caratterizza queste situazioni fa sì che non sia la famiglia a chiedere direttamente la copertura, ma le insegnanti, di solito, ed in maniera assolutamente anonima.
Solitamente, infatti, la famiglia esterna le proprie difficoltà in privato durante i colloqui con le insegnanti e queste provvedono poi come ho descritto.
Quindi non c'è, a mio avviso, bisogno di regolamentare questa cosa.

Ti ringrazio per il chiarimento ed alla luce della tua spiegazione hai ragione nel dire che non serve una regola in merito...
Grazie!

Mi sorge un altro interrogativo!
Probabilmente non siamo noi come genitori o come rappresentati degli stessi a doverci occupare della questione ma esterno questa perplessità che ho colto anche tra gli insegnanti durante l'interclasse.
La famiglia che richiede la copertura del fondo (secondo le modalità descritte da Marco) deve in qualche modo dimostrare alla scuola, esibendo dichiarazione dei redditi e/o modello Isse, che quanto riferito corrisponde alla realtà?
Questa domanda mi sorge spontanea dopo alcuni anni (in qualità di rappresentante) di "complicazioni" a reperire anche pochi euro da famiglie che dichiaravano di avere SERI problemi finanziari ma che in realtà dimostravano il contrario con il loro tenore di vita!
Siamo certi che questo "fondo di solidarietà" (assolutamente giusto e necessario) vada a sostegno di chi ne ha veramente bisogno???

Paola, la tua perplessità è legittima e condivisibile. Tuttavia non credo che dovremo spingerci fino a chiedere l'ISEE per certificare quale famiglia sia in difficoltà e quale no.
Mi spiego meglio. I furbetti ci sono dappertutto, anche nella scuola, per cui è fisiologico che qualche quota finisca, come dire, alle persone sbagliate. Ma ritengo che statisticamente sia abbastanza irrilevante. Per questi motivi non "burocratizzerei" troppo l'iter da seguire e confiderei (ingenuamente, forse) nell'onestà della maggioranza delle persone.